CHIESA E MOSCHEA VERONESI PLAUDONO ALLA “PRIMAVERA ARABA”

LETTERA APERTA

Verona, Lunedì 29 Agosto 2011

Oggetto: CHIESA E MOSCHEA VERONESI PLAUDONO ALLA “PRIMAVERA ARABA”

Parola d’ordine: tutti coperti e allineati!

Questa potrebbe essere, forzando un po’ i concetti, la chiave di lettura delle dichiarazioni concordi rilasciate sia dal Vescovo Giuseppe Zenti sia dall’Imam Mohamed Guerfi durante il giorno della “moschea a porte aperte”, in merito alle proteste che hanno infiammato Nordafrica e Vicino Oriente, ribattezzate “primavera araba” (o “primavere arabe”).

Entrambi gli alti esponenti religiosi veronesi a ribadire il loro sostegno ai “ribelli” in ottica di liberazione dalle dittature e di esigenza mondiale di spirito di partecipazione dei cittadini. Una sorta di segnale divino a dar retta alle parole del vescovo.

A questo punto sorge spontanea la domanda: possono davvero questi due importanti riferimenti locali della comunità cattolica e musulmana credere e sostenere la spontaneità e il genuino “risveglio” delle popolazioni coinvolte?

Il dubbio sorge spontaneo, anche perché lo stesso presidente americano Obama ha menato vanto del coinvolgimento statunitense (e anche inglese) nell’addestramento sotto copertura diplomatica dei quadri dei ribelli (lo aveva denunciato anche Wikileaks), con ingenti investimenti economici attraverso lo strumento delle Ong.

Alla luce di ciò suonano ancora più buffe le dichiarazioni dell’Imam Guerfi quando sostiene che “il cambiamento non arriva con le invasioni e l’importazione forzata della democrazia”. Ma mi domando: ci è o ci fa? A cosa e a chi si riferisce?

Capisco la necessità di mostrarsi “integrato” e assonante forse per ottenere qualcosa a favore della comunità dei musulmani veronesi, ma non vedere che dietro alla cosiddetta “primavera araba” vi è una operazione di ricolonizzazione modulata su nuovi parametri, ipocritamente mascherati dalla retorica dei Diritti Umani, è davvero strano.

Curiosa l’assenza di altrettanto chiari riferimenti, per restare in tema di ribellione, alla questione palestinese…eppure mi pare d’aver letto che il presidente del Consiglio islamico di Verona, Alì Ashraf, ha parlato di “stimolo per creare ponti tra le popolazioni e non muri”.

Ma qui, capisco, la vicenda si fa complicata…

Luca Zampini

Coordinatore provinciale Circoli di Fiamma Futura per il PROGETTO NAZIONALE

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