Grande Guerra: nessuna rimozione nessuna equiparazione!

Comunicato

Grande Guerra: nessuna rimozione nessuna equiparazione!

Verona, 4 novembre 2015

Nella ricorrenza del 4 Novembre e nell’anno che celebra il Centenario dell’entrata in Guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale, Progetto Nazionale Verona si pone in aperta polemica:

  • sia con la reiterata ed insensata richiesta di Mao Valpiana (Movimento Nonviolento) di rimozione della targa che intitola l’omonimo piazzale in B.go Trento al Gen. Cadorna (appoggiato recentemente anche dall’indipendentista veneto Ettore Beggiato);
  • sia con i parlamentari del Pd, Vincenzo D’Arienzo e Diego Zardini, cofirmatari dell’iniziativa parlamentare “Disposizioni concernenti i militari italiani ai quali è stata irrogata la pena capitale durante la prima Guerra mondiale” (già approvata alla Camera ed ora in attesa d’esame al Senato) che vorrebbe riconoscere la stessa dignità di chi obbedisce agli ordini e muore, a chi diserta il proprio dovere e fugge.

Progetto Nazionale afferma, senza cedimenti alle ipocrisie liberal-pacifiste del politicamente corretto, il proprio amor di Patria e non dimentica chi – obbedendo all’imperativo etico del dovere – donò eroicamente la propria vita (non meno amata di chi tentò di preservarla con la disobbedienza e la fuga di fronte al nemico) per una più Grande e più unita Italia.

Non possiamo condividere nulla delle psico-patologie di chi vorrebbe rottamare la storia.

La guerra genera morte, in guerra dominano la strage e il massacro, ma questo non autorizza alcuno a non celebrare il sacrificio di chi, in guerra, compì il proprio dovere, e ad equipararlo a chi a tale dovere si sottrasse.

L’Italia la si costruì con il sangue degli Eroi e dei Martiri, a costo di enormi sacrifici, e grazie alle doti straordinarie degli Italiani nell’epoca in cui potemmo dirci Nazione, tutt’altra realtà rispetto all’odierna “Italyland” o alla semplice espressione geografica tanto care ai nemici di oggi e di ieri.

Se oggi la Nazione viene devastata in tutti i suoi aspetti da politici non più degni di quegli Italiani a cui noi rendiamo Onore, la Patria continua a vivere nell’ideale, nella memoria e nei luoghi sacri che ne testimoniano l’esistenza.

Nella ferma convinzione che non è chiamando le cose col loro nome e nemmeno festeggiando le proprie vittorie, le proprie conquiste, il proprio orgoglio patriottico, i propri morti, che si offendono gli altri recando loro dei torti.

Solo dai nazionalisti che non si vergognano della loro storia e che hanno a cuore la terra dei padri, potrà nascere una più grande Nazione europea, con buona pace di tutti gli anti-nazionali!

Fedeli all’insegnamento degli antichi romani È la Patria il bene supremo.

Coordinamento provinciale

Progetto Nazionale – Verona

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