L’IMMIGRAZIONE È UN PROBLEMA, ANCHE DI SICUREZZA E DEGRADO

Verona, 20 settembre 2017

Lunedì sera una violenta lite tra due nordafricani s’è conclusa con un arresto e un ferito in prognosi riservata all’ospedale; questa mattina altro episodio criminale, protagonista un pluripregiudicato srilankese regolarmente in Italia, che ha tentato di rapinare un connazionale, con una pistola a gas, pare, a far capolino nella lite: altri feriti e altro arresto. Teatro degli episodi ancora il piazzale della stazione centrale di Porta Nuova.

Il problema della cosiddetta “sicurezza”, e delle sacche di degrado, sembra tornare a presenziare stabilmente nelle cronache veronesi, e non per questioni di mera speculazione elettorale. Non abbiamo dimenticato il video di un inviato davvero “speciale”, Matteo Salvini, realizzato proprio in Piazzale XXV Aprile e diffuso via web durante una sua visita elettorale pro candidato sindaco Sboarina; non abbiamo dimenticato nemmeno il can can mediatico per un’altra rissa tra balordi stranieri nei giardini di Piazza Bra, a due passi dal Comune, sempre in periodo elettorale, con tutto il corollario di polemiche e critiche su Verona insicura, lasciata in balia dei delinquenti, disastrata dalla trascuratezza della seconda amministrazione targata Flavio Tosi. Così almeno affermavano perentoriamente e con irremovibile sicumera i detrattori.
No, Verona non è una città meno sicura di altre, anzi, basterebbe viaggiare e frequentare le altre realtà vicine per rendersene conto. Non esiste città sicura al 100%. Esistono però realtà in cui le amministrazioni non prestano tutte ugual attenzione e non investono tutte nella stessa misura sul fronte della sicurezza, del decoro e della vivibilità. E Verona, ripetiamo, non è tra le peggiori, ma è vero il contrario: lo dicono i dati e lo testimoniano i tanti turisti che ne elogiano tanti determinati aspetti positivi.
Fossimo noi di Progetto Nazionale degli accattoni della politica, dei mistificatori di professione, dei cialtroni privi di stile e di dignità, saremmo qui a dire «piove, amministrazione ladra!»…«l’assessore Polato di qua, il sindaco Sboarina di là» e via con tutta una serie di pretestuose strumentalizzazioni che hanno contraddistinto la battaglia elettorale di tanti nostri impudenti avversari (alcuni anche nemici) politici alle ultime comunali, quelli dal cambio di casacca facile, quelli del salto della barricata, quelli dell’otto settembre tutta la vita, quelli del mantra “la vera destra siamo noi”, bla-bla-bla. Contenti loro…
Invece no.
Noi auguriamo politicamente alla nuova amministrazione – che valuteremo in base ai fatti e non alle chiacchiere o alle promesse – di fare bene anche in ambito sicurezza, come la precedente, e magari meglio, senza comunque farci imbonire dalle narrazioni.
Noi non abbiamo né sentiamo la “necessità” di turlupinare gli elettori per sbarcare il lunario.
Siamo consapevoli che i problemi risiedono:
– nella limitatezza dei poteri in capo agli amministratori locali in materia di sicurezza;
– nella attuale inadeguatezza legislativa;
– nell’immigrazione così come la stiamo subendo, perché acuisce in gran misura numerose problematiche già esistenti, tra cui anche quella della sicurezza; il che non vuol affatto dire immigrato=delinquente, ma più immigrazione=più problemi, a breve, medio e lungo termine.
Lì è necessario intervenire, senza tanti teatrini, se si vuole che il termine “sicurezza” torni ad essere un vocabolo usato con eccezionalità.

E questa è una delle grandi sfide che dovrà affrontare nel concreto un centrodestra eventuale vincitore alle future elezioni politiche.

Circolo Domus Scaligera – Progetto Nazionale Verona

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