UNA POLEMICA DAVVERO INUTILE

Lettera Aperta

Verona, sabato 30 agosto 2014

Leggo con stupore ed un certo rammarico alcune dichiarazioni polemiche e fuori luogo del sindaco di Sona, Gianluigi Mazzi, apparse all’interno di un articolo sul quotidiano L’Arena, venerdì 29 agosto a pagina 30 (“I marò scatenano la polemica”).

Il sig. Mazzi, da quel che si legge nell’articolo in questione, polemizza sul fatto che l’ex consigliere comunale Matteo Tinelli, presidente del locale circolo di Progetto Nazionale, interpelli solo oggi il sindaco, il presidente del consiglio comunale e i consiglieri di Sona per la concessione della cittadinanza ai marò, e non quando governava con la precedente amministrazione. Lo stesso Mazzi, sempre nell’articolo, invita poi ad evitare strumentalizzazioni politiche.

Proprio a tal merito mi preme qui ribadire – lo avevamo dichiarato anche nella conferenza stampa dell’8 agosto u.s. a Verona – che proprio per evitare critiche per strumentalizzazioni o altro, prima di dar vita all’iniziativa abbiamo contattato direttamente le famiglie di Latorre e Girone (nelle figure di Paola compagna del primo, e di Vania moglie del secondo); solo dopo aver ricevuto il loro nulla osta ci siamo espressi pubblicamente.

A riguardo invece del “ritardo” del nostro Tinelli, ci tengo a ricordare che a partire da metà marzo 2012 (Latorre e Girone erano stati arrestati da circa un mese), come Progetto Nazionale facemmo una serie di gazebo a Verona per informare i cittadini sulla vicenda e protestare contro la condotta delle autorità indiane. Aderimmo proprio in quel periodo anche ad una petizione per i marò lanciata da un sito d’informazione on line, che invitava ad inoltrare all’ambasciata indiana in Italia una e-mail standard per chiedere la liberazione di Salvatore e Massimiliano. Se la memoria non m’inganna, proprio Tinelli inviò allora il materiale relativo alle nostre iniziative pro marò alla redazione di un periodico locale.

Affermo quanto sopra per chiarezza, nel caso il sindaco Mazzi ignorasse o avesse dimenticato alcuni passaggi.

Non ce ne voglia quindi il sindaco di Sona se anziché proporre la concessione della cittadinanza onoraria ai fucilieri di marina durante la precedente amministrazione lo facciamo solo ora. Pensavamo, purtroppo ingenuamente e vanamente, che la vicenda dei nostri marò volgesse al meglio in tempi molto più rapidi. È forse da ritenersi questa una colpa, caro sindaco? È un buon motivo per polemizzare?

Gli obbiettivi a cui puntiamo, credevamo fosse chiaro, sono quelli di portare visibilità alla vicenda, di lanciare simbolicamente un segnale, di cercare di ridestare coscienze sopite, di solidarizzare con i nostri militari e i loro cari; un’occasione da cogliere per ogni politico e amministratore che ami il tricolore, che abbia in cuor suo ancora un briciolo di amor patrio, che sente, come noi, la dignità di chi ha fatto un giuramento irrisa e calpestata.

Vogliamo sperare che l’amministrazione di Sona, il sindaco Mazzi in primis, sappia cogliere positivamente quest’occasione, anche alla luce dei buoni propositi emersi sempre dall’articolo succitato.

Progetto Nazionale si adopera, così come altre realtà, a favore di una causa che ritiene giusta, non per piantare bandierine, rivendicare primati od ottenere visibilità.

Cordialmente

Luca Zampini

Coordinatore provinciale

Progetto Nazionale – Verona

Sona_polemica su iniziativa pro marò_L'Arena_29-08-2014

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