COMUNICATO STAMPA
Verona, 14 giugno 2017
In un ambiente “politico” dove regna sovrana la superficialità, l’ignoranza, la mitomania e qualche “problemino” a livello psichico, ha gioco facile spostare il dibattito politico/amministrativo trasformandolo in chiacchiericcio, pettegolezzo, becerismo.
È quello che è successo, e sta accadendo, nei confronti dell’ex sindaco di Verona Flavio Tosi, e di chi lo sostiene (per quel che ci riguarda nello specifico ci riferiamo alla nostra componente nazionalista di Progetto Nazionale o indirettamente ad altri singoli o sigle che si dichiarano apertamente di destra).
Si è passati dalle miserie da buco della serratura su presunte e inesistenti “devianze” sessuali di Tosi, ad altrettanto presunte ed inesistenti collusioni con la criminalità mafiosa, per poi ripiegare con imputazioni di derive politiche ed adesioni a sinistra (PD), sostegni inventati al governo Renzi (attraverso il Fare o la scelta referendaria) e chi più ne ha più ne metta, fino al fiele riversato in campagna elettorale sulla candidata sindaco Bisinella, con rilievi davvero “signorili” che nulla hanno a che fare con valutazioni di natura amministrativa e politica.
Un dispositivo accusatorio che per proprietà transitiva si è cercato di riverberare su chi ha sostenuto con continuità un percorso amministrativo da 10 anni a questa parte.
Poco importa che dei “peccati” politici che vengono imputati a Tosi, si siano invece macchiati incontrovertibilmente uomini e realtà politiche da cui provengono le accuse!
Ma come dicevamo, poco importa: nell’ignoranza diffusa, nell’incapacità critica di discernimento e di ragionamento di merito, ha avuto ed ha buon gioco l’utilizzo scientifico della calunnia e della diffamazione (la chiamano macchina del fango), secondo una tecnica propagandistica sovietica, codificata all’epoca da Lenin, dove il dibattito verte su menzogne costruite ad arte e dove pochissimi riescono a mantenere uno sguardo oggettivo sul reale. Si forza e si distorce tutto per tentare di dimostrare che il nemico si macchia di ogni genere di colpa, per isolarlo e distruggerlo agli occhi dell’elettorato e di potenziali sostenitori.
In verità niente di nuovo, ad ognuno il proprio “stile”; ma a fronte dello “stile” che connota quello che si vorrebbe spacciare per «cambiamento» – il “nuovo che avanza”, quello che con l’amministrazione ha condiviso tutto per 8 anni, salvo poi ricollocarsi sulla scia di dinamiche nazionali, delle vicende Tosi-Lega Nord e di calcoli e interessi personali, cercando ogni pretesto a giustificazione delle scelte – , ebbene noi stiamo dall’altra parte, quella della CONTINUITÀ, mantenendo autonomia di visione, di manovra e di giudizio.
Nel rispetto di quelle persone degne, leali e capaci che ci sono anche tra chi contesta l’amministrazione uscente e le sue scelte, ma con disprezzo per i falsi, i doppiogiochisti, gli arrampicatori sociali i seminatori di zizzania e di menzogna.
Progetto Nazionale Verona
Coordinamento Provinciale