La strada per il riconoscimento dei “morti di serie b” è ancora lunga ed irta.
La disparità di trattamento, la sproporzione di considerazione e di attenzione verso le vicende dei nostri confini orientali tra il 1943 e il 1956 sono sotto gli occhi di tutti.
Basterebbe gettare uno sguardo alle prime pagine dei maggiori quotidiani oggi, 10 febbraio, data del Giorno del Ricordo (Legge 30 marzo 2004, n. 92), istituito “in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati”, per capire purtroppo che aria tira ancora.
Basterebbe fare qualche telefonata agli istituti scolastici per chiedere quali iniziative siano state programmate nel rispetto di questa solennità civile per ricevere non di rado imbarazzanti e imbarazzati balbettii.
È bastato a noi nel nostro piccolo vederci respinte, in 3 diversi istituti scolastici della provincia, differenti iniziative storico-culturali (con rappresentanti di associazioni d’esuli, studiosi e testimoni d’origine istro-dalmata-veneta) con risibili giustificazioni legate alla politicizzazione della nostra sigla (quando negli anni precedenti l’iniziativa aveva avuto luogo senza problemi); in un caso ci è stato specificato che sulla risposta negativa incideva anche il clima di terrore generale causato dai fatti parigini che sconsigliava il tipo d’iniziativa! Contorsionismi dialettici fantozziani che offendono logica, memoria, dignità e buon senso. E siamo a Verona, non in qualche paesino sperduto della rossa Emilia dove il tempo sembra essersi fermato!
Noi, con costanza, con tenacia e con serenità, ci adopereremo, dentro e fuori le istituzioni, per abbattere questo muro vergognoso retto da ignoranza, interessi di bottega e imbarazzanti complicità storiche.
Questa sera, come ogni anno, ci ritroveremo per una breve e sobria cerimonia in ricordo quei nostri italianissimi martiri delle terre orientali.
Appuntamento alle ore 21 a Santa Lucia in Piazza Martiri d’Istria, Fiume e Dalmazia per la deposizione di una corona di fiori presso il cippo commemorativo.