Oggi lo Stato non è sovrano, non può emettere moneta; per poter attuare politiche economiche deve chiederla in prestito dalle banche centrali (enti di natura privata) verso le quali s’indebita. Il debito con relativi interessi lo pagano i cittadini con le tasse. Le Banche centrali stampano moneta dal nulla, al solo costo irrisorio della materia prima e delle spese tipografiche, ma ne addebitano allo Stato il valore nominale (di facciata) gravato da interessi: è la colossale truffa del signoraggio su cui si fonda il debito pubblico.
Lo Stato ha il dovere etico e morale di tornare ad emettere moneta accreditandola ai cittadini all’atto di emissione, quindi in nome e per conto del popolo. Il debito accumulato nei confronti degli istituti di credito è illegale perché frutto di una truffa e va ripudiato, non pagato!