LE ACCUSE IRRICEVIBILI DI REPORT

Lettera Aperta

Verona, mercoledì 9 aprile 2014

La puntata della trasmissione Report in onda su RAI3 lunedì 7 aprile ha evidenziato, mai come oggi, quanto vi sia bisogno di indipendenza…non però l’indipendenza declinata secondo una nuova architettura statale, ma indipendenza di analisi e di giudizio rispetto a trasmissioni e reti come le succitate, con palesi finalità ad uso politico, di discredito politico nello specifico.

C’è chi lo chiama “giornalismo d’inchiesta”: un minestrone dove dentro ci finisce un po’ di tutto, tra decontestualizzazioni, balzi temporali, situazioni riferite a metà, illazioni, allusioni, rivelazioni “sotto copertura” (per dare quel tocco di noir che non guasta mai) e tanti altri “ingredienti” sapientemente dosati dai professionisti dello scandalo, del processo e della condanna mediatica.

Più che la verità conta il sensazionalismo, l’effetto voluto da ottenere sullo spettatore medio. Screditare ed insinuare il dubbio, poi, tanto, volente o nolente, dovranno essere i destinatari (in questo caso il Sindaco di Verona Flavio Tosi e la sua amministrazione) a dover dimostrare l’estraneità alle accuse loro mosse, nemmeno tanto velatamente.

Una peculiarità molto italiana quella per cui non è l’accusa che deve dimostrare la colpevolezza dell’accusato, ma viceversa è l’accusato che deve dimostrare la propria innocenza, perché in sostanza funziona così. Una peculiarità che piace tanto alla sinistra che con certa magistratura e certo giornalismo ci va d’amore e d’accordo.

Missione ardua quella di scorporare dal minestrone “ingrediente per ingrediente”, o meglio, “le prove accusatorie” e smontarne la fondatezza. E le accuse mosse al bersaglio, che sono Tosi e la sua amministrazione, sono gravissime: non un modello virtuoso, ma un sistema fondato sul malaffare, tra appaltopoli, parentopoli e collusioni malavitose.

Gli oppositori e i nemici (a vario titolo) di Tosi in questo contesto giocano le loro carte e fanno la loro speculazione politica in base al proprio stile, ci sta, non è questo il problema.

Il problema è la gravità delle accuse e il fatto che si reggano su di una trasmissione che non ha dimostrato nulla ma insinuato tanto.

L’accusa è inaccettabile perché lede il nome, la dignità, lo spirito di sacrificio e l’onestà degli amministratori della Lista Tosi, tra i quali anche uomini di Progetto Nazionale, che hanno dimostrato e sapranno dimostrare, coi fatti, che quell’onta calata come piombo è una vergogna non per l’amministrazione ma per chi quell’accusa l’ha lanciata.

Noi non siamo qui a difendere un singolo o un sistema, ma un’idea di riavvicinamento alla politica sana, come sano è stato l’approccio all’amministrazione della cosa pubblica da parte della stragrande maggioranza degli uomini e delle donne della Lista Tosi (e di Progetto Nazionale per quanto riguarda la nostra componente) in questi 7 anni di governo della città.

 

Progetto Nazionale

Coordinamento provinciale – Verona

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