Lettera aperta
La recente ufficializzazione della candidatura nelle file della “Civica per Verona-Tosi Sindaco”, di Ciro Maschio, a poco tempo dalla chiusura delle liste, mi offre lo spunto per alcune considerazioni.
La civica direttamente collegata a Flavio Tosi, nel volgere degli ultimi mesi ha via via raccolto il sostegno e l’adesione di numerose anime della cosiddetta destra veronese, da noi di Progetto Nazionale (che in verità non facciamo che confermare una scelta fatta 5 anni fa quando ancora eravamo nella Fiamma Tricolore e fummo i primi a fare un determinato ragionamento e la conseguente scelta di appoggiare Flavio Tosi) alla Destra Sociale di Massimo Mariotti e Vittorio Di Dio (a cui a sua volta fa riferimento Casapound), dal Centro Culturale L’Officina di Paolo Danieli e Adimaro Moretti Degli Adimari fino, appunto, a Ciro Maschio (che a livello nazionale è politicamente vicino a Giorgia Meloni, già Ministro della Gioventù nel governo Berlusconi, presidente di Azione Giovani prima e della Giovane Italia poi). Altri invece hanno fatto diverse e rispettabilissime scelte.
Una bella “lista della spesa”, potrebbero commentare i maligni, oppure “tutti sul carro del (probabile) vincitore”…
Possono questi giudizi grossolanamente affettati e abbastanza parziali fornire una spiegazione sufficiente?
Io ne dubito.
A meno che non ci si accontenti dei commenti da bar e delle analisi superficiali.
Probabilmente le scelte di alcuni soggetti hanno risentito di un deficit di rappresentanza e di identità a livello di partiti nazionali. Per altri sono magari frutto di travaglio interiore; per altri ancora invece, conseguenza di una certa disinvolta strategia politica.
Ma forse, azzardo io, pesa anche il fatto che con Flavio Tosi c’è la possibilità di lavorare liberamente anche per chi “pensa differente”.
Forse il Sindaco di Verona non ha amministrato poi così male come si cerca di far emergere in queste ore di crescente scontro elettorale.
Forse qualcuno ha capito che Tosi sa riconoscere qualità come la correttezza, la serietà, la capacità anche “a destra” (come “al centro” e perfino “a sinistra”).
Forse qualcuno ha capito e spera che se la principale forza che sostiene il Sindaco ha una certa caratterizzazione ideale, magari il “nostro” riverbero sull’amministrazione potrebbe essere maggiore.
Chissà.
Di sicuro sbaglia chi pensa che sostenere un candidato pur bravo come Flavio Tosi, voglia dire condividerne in toto il pensiero e l’operato, o firmare una cambiale in bianco. Almeno non noi.
All’interno di una alleanza elettorale si dialoga, ci si confronta, eventualmente ci si scontra, con schiettezza e con onestà. Noi, col nostro Sindaco, abbiamo la certezza di averlo fatto, nel rispetto dei ruoli.
Alcuni nostri punti di vista non sono sovrapponibili a quelli di Flavio Tosi, era così ieri, è così oggi e lo sarà domani, ma questo non ci impedisce comunque di apprezzare quanto di buono è stato fatto, da lui e da chi con lui ha governato la città.
Chi fa, corre il rischio di sbagliare, difficilmente chi guarda e giudica.
Molto ha fatto l’amministrazione Tosi, tanto di giusto, sicuramente anche qualcosa di sbagliato. Altro ancora resta da fare, correggere, migliorare.
Noi come sempre, cercheremo di portare il nostro contributo per il bene di Verona e dei veronesi, in termini di proposte, di contributi programmatici, di impegno e, ci auguriamo, di capacità dei nostri uomini e donne.
Per bacchette magiche, sfere di cristallo ed infallibilità, rivolgersi altrove.
Luca Zampini
Coordinatore provinciale