Da alcune settimane la Val d’Alpone, e in particolare il territorio di Monteforte, è teatro d’una serie di furti ai danni di abitazioni private. Le modalità dei crimini lasciano pensare all’opera di una o più bande, che probabilmente monitorano le abitudini e i movimenti delle vittime.
La gente è esasperata e il nostro circolo locale si è fatto portavoce in sede comunale del malumore e della preoccupazione dei montefortiani.
Ne da notizia oggi il quotidiano L’Arena, anche se la vicenda è della scorsa settimana.
L’Arena
Giovedì 13 Dicembre 2012
Numero 344 Anno 147
Pagina 27
Provincia
MONTEFORTE. Si sono moltiplicati gli episodi di razzia nelle abitazioni: i timori dei cittadini sono legati alla presenza in zona di una o più bande
Furti a ripetizione, un autunno caldo
Nel mirino anche le frazioni, in particolare Costalunga e Brognoligo Polizia locale e carabinieri collaborano e intensificano i controlli
Paola Dalli Cani
La morsa dei furti non si allenta: continua la razzia nelle abitazioni di Monteforte e delle frazioni. Alla vera e propria devastazione pomeridiana scoperta dagli occupanti di un mini appartamento nei pressi della scuola media del capoluogo corrispondono altri furti tra Costalunga e Brognoligo: in un caso i responsabili sono addirittura riusciti agevolmente ad uscire da una casetta a schiera con un televisore sulle braccia. Se la presenza delle forze dell´ordine è più visibile, resta l´allarme sociale e la preoccupazione che si trasforma in porte e scuri sbarrati ma anche nella difficoltà di molti ad allontanarsi da casa.
Perché, e di questo in molti sono più che convinti, la banda o le bande che si stanno accanendo da un mese in zona, tengono accuratamente d´occhio le proprie vittime ed entrano in azione quando sono certe che in casa non ci sia nessuno. Basta del resto chiacchierare con chi i furti li ha subiti per capire che le razzie sono state compiute proprio nel lasso di tempo in cui i padroni di casa si erano allontanati. E solo in qualche caso si tratta di allontanamenti abituali.
Allarme: è con questa parola che Progetto Fiamma Futura ha chiesto al sindaco Carlo Tessari di affrontare quanto prima l´argomento. E lui la richiesta l´ha letta in Consiglio comunale anche perché Alberto Speri, che ha firmato la segnalazione, ha chiesto che del problema se ne occupi il Consiglio e che il Comune si attivi perché il territorio sia maggiormente presidiato. «A fronte delle segnalazioni mi sono attivato con la Compagnia carabinieri di San Bonifacio. Stando ai dati dei carabinieri non ci sarebbe alcuna escalation nei furti», ha detto Tessari sostanzialmente considerando che più che un aumento in assoluto dei furti sia la loro frequenza nell´ultimo periodo a dare questa impressione. E poi ha fatto un annuncio: «La collaborazione tra la Polizia locale ed i carabinieri c´è sempre stata ma adesso è stata ulteriormente rafforzata. Grazie al coordinamento tra i due corpi viene garantito il controllo costante del territorio». Insomma, a giocare con gli orari dei turni di servizio, se ci sono i carabinieri non ci sono i vigili e viceversa. «I vigili, poi», ha aggiunto Tessari, «hanno anche in dotazione le telecamere mobili che sono molto utili anche in queste circostanze».
La richiesta di affrontare la questione sicurezza in Consiglio è stata sollevata anche da Serafino Sordato, ex assessore ai Servizi sociali: «Quando in maggioranza c´eravamo noi, di immigrazione e sicurezza si parlava tutti i giorni, e per di più come di un´emergenza e di un problema attribuito all´ignavia dell´amministrazione di allora. La verità», ha osservato Sordato, «oggi il problema sicurezza è attuale tanto quanto o forse anche di più di allora solo che se adesso se ne parla è perchè è arrivata una sollecitazione esterna». Poi Sordato l´ha detto senza giri di parole che gli piacerebbe conoscere, visto che la Giunta Carletto a cui apparteneva venne dipinta come quella che aveva spalancato le porte ai clandestini, i numeri attuali e raffrontarli con quelli di allora.
Tessari s´è difeso assicurando che «l´amministrazione non è stata inattiva, la Polizia locale sulla questione è tanto attenta quanto impegnata». Nell´asse Pdl-Lega che governa il paese, a sentirsi in qualche modo punto sul vivo è stato il delegato alla sicurezza Michele Meneghello che, però, ha raccolto la sfida: «Torneremo a parlarne in Consiglio, e con dati alla mano».