Mercoledì 9 agosto 2023
L’attuale amministrazione a guida Damiano Tommasi ha evidentemente un problema di approccio e di valutazione con la sicurezza del territorio urbano.
Non è una nostra deformazione ideologica e nemmeno una questione di “percezione”: la cronaca nera quotidiana è lì a certificarlo!
Alcune zone come quella della stazione ferroviaria di Porta Nuova, Piazza Brà e vie limitrofe, giardini di Pradaval (non propriamente ghetti o estrema periferia…) e alcuni borghi come Borgo Venezia (San Michele Extra, Madonna di Campagna in particolare) e Borgo Roma si segnalano alle cronache per reiterate situazioni dove delinquenza, degrado e immigrazione vanno troppo spesso a braccetto. Sì, immigrazione, non solo immigrazione sia chiaro, ma soprattutto immigrazione, quella che secondo una tal Laura Boldrini («I migranti oggi sono l’elemento umano, l’avanguardia di questa globalizzazione e ci offrono uno stile di vita che presto sarà molto diffuso per tutti noi» ipse dixit) rappresenterebbe l’avanguardia del nostro futuro; e a ben vedere, di questo passo, sarà dura darle torto…
Crediamo che sia passato un lasso di tempo congruo per (non) apprezzare l’operato dell’amministrazione di centrosinistra su questo fronte che, dal già non brillante ultimo periodo Sboarina, è andato peggiorando impietosamente. Da Palazzo Barbieri silenzio assordante (non che l’opposizione, salvo qualche isolata eccezione, brilli per vivacità…), fanno semplicemente spallucce, mentre emerge in tutta la sua inadeguatezza l’Assessore Stefania Zivelonghi, e il livello di pericolosità di certe aree del territorio cittadino cresce costantemente.
Surreale in tal senso un recente incontro pubblico con i residenti di San Michele Extra organizzato dall’amministrazione comunale in cui sono intervenuti il Questore Roberto Musumeci, il Comandante della Polizia Municipale Luigi Altamura e l’Assessore alla Sicurezza Stefania Zivelonghi che nell’occasione ha presentato il progetto “Controllo di vicinato”, iniziativa oggettivamente un po’ deludente alla luce della situazione allarmante. Surreale sia perché si è apertamente dichiarata la limitatezza di forze in relazione al bilancio comunale sia perché anziché parlare di risposte urgenti, concrete e forti, da parte di chi ricopre ruoli di responsabilità in materia si è invece “pietita” la collaborazione dei cittadini, come se si fosse giunti a questo punto per carenza di senso civico da parte di gente onesta ormai esasperata.
Non c’è da aspettarsi diversamente e di più da parte di una amministrazione che si è evidentemente data altre priorità e altri obbiettivi frutto dell’humus culturale e politico della sinistra, e quindi del suo approccio tipico a problemi quali quello dell’immigrazione di massa e di tutte le sue ricadute negative nel breve, medio e lungo periodo (le criticità degli immigrati di seconda e terza generazione e il fenomeno “Baby gang” dovrebbero dire qualcosa).
Non si preoccupino comunque gli abitanti delle zone degradate, e abbiano pazienza: presto arriverà qualcuno a dipingere strade e piazze con curiose opere di arte moderna per “riqualificare e risocializzare i luoghi pubblici”, in nome dell’inclusività, ovviamente.
Progetto Nazionale – Verona