MONTI: DAL “SALVA-ITALIA” AL MASSACRO DEL PAESE!

comunicato stampa

 Verona, 30 novembre 2012

In concomitanza con l’arrivo a Verona del Presidente del Consiglio Mario Monti, previsto per sabato 1 dicembre, Progetto Nazionale intende denunciare pubblicamente la presenza nella città scaligera di chi ha contribuito a pianificare, alimentare e condurre questa grave crisi economica, ed oggi si presenta con l’arroganza e la presunzione di voler dettare ricette risolutive per poterne uscire.

In concomitanza con l’arrivo a Verona del Presidente del Consiglio Mario Monti, previsto per sabato 1 dicembre, Progetto Nazionale intende denunciare pubblicamente la presenza nella città scaligera di chi ha contribuito a pianificare, alimentare e condurre questa grave crisi economica, ed oggi si presenta con l’arroganza e la presunzione di voler dettare ricette risolutive per poterne uscire.

Segnatamente, Mario Monti, in qualità di consulente della privatissima agenzia di rating Moody’s, ha sancito il declassamento, sulla carta, del debito pubblico italiano, aprendo ufficialmente la crisi e l’uscita di scena del governo Berlusconi, già commissariato fin dall’estate dalla missiva proveniente dalla Banca Centrale Europea.

Da qui, esautorando ogni forma di organo rappresentativo e soprattutto ribaltando la legittimità del consenso popolare elettoralmente espresso, è stato catapultato a Palazzo Chigi, attraverso un vero e proprio golpe, alla guida di un ‘governo tecnico’ che, con la complicità dei parlamentari di ogni colore, salvo qualche rara eccezione, si diletta quotidianamente a vessare e tartassare gli italiani, già ridotti allo stremo, attraverso l’imposizione di una sempre crescente pressione fiscale e all’instaurazione, congiuntamente all’operato dell’asse Befera-Equitalia, di un vero e proprio Stato di polizia fiscale.

I salassi continui, invocati e giustificati, in nome e per conto dei dettami provenienti da Bruxelles e da Francoforte, e da presidii privati quali la B.C.E., hanno prodotto un solo risultato; quello di sfiancare ulteriormente famiglie ed imprese già in forte carenza di ossigeno monetario.

In effetti, dati macro-economici alla mano, un anno di governo Monti ha portato:

–          la disoccupazione dall’8,5% al 10,8%

–          l’inflazione dal 2,7% al 3,6%

–          i consumi da un +0,1% a -3,2%

–          il PIL da +0,4% ad un -2,4%

–          il debito pubblico da 1900 miliardi di euro ad oltre 2000 miliardi.

Se a questo aggiungiamo l’adozione e la sottoscrizione di ‘patti’ quali l’adesione al M.E.S. (Meccanismo Europeo di Stabilità) e al Fiscal Compact, esautorando ogni forma legittimamente democratica e rappresentativa e, consegnando di fatto le ormai esigue risorse del nostro sistema economico-produttivo per i prossimi 20 anni, possiamo ben capire quale futuro aspetterà le generazioni a venire.

Affinché i nostri figli non possano rimanere schiavi del volere delle grandi consorterie bancarie private, Progetto Nazionale auspica un ritorno del controllo della politica sull’economia, una netta linea di demarcazione tra l’economia reale e produttiva, formata dal mondo delle Pmi espressione del territorio, ed un’economia finanziaria e speculativa; ma soprattutto il recupero della SOVRANITÀ, in particolar modo quella monetaria, perché chi emette, controlla e regola la circolazione monetaria non può essere un soggetto privato come Bankitalia s.p.a. o la B.C.E.

“La politichetta politicante rimane un pettegolezzo nella vita dei popoli. La lotta contro le banche e l’usura ne segna invece il destino.

Manuel Negri

 

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