NO IUS SOLI! CONFERENZA STAMPA DI PROGETTO NAZIONALE A VERONA

Si è tenuta oggi alle 12, presso la saletta interna del Ristorante Vittorio Emanuele, in P.zza Brà, la conferenza stampa convocata dal coordinamento provinciale veronese di Progetto Nazionale per ribadire la nostra ferma e motivata contrarietà alla modifica del meccanismo di acquisizione della cittadinanza italiana come vorrebbe l’attuale governo targato PD.

A seguire il comunicato stampa relativo alla conferenza.

Comunicato stampa

 

Verona, martedì 31 ottobre 2017

 

PROGETTO NAZIONALE RIBADISCE: NO IUS SOLI!

Erano i primi giorni dell’agosto 2013 quando Progetto Nazionale contestava, con un presidio a Madonna di Campagna, l’allora Ministro dell’Integrazione italo congolese Cécile Kashetu Kyenge, in visita a Verona per l’inaugurazione dell’African Summer School e per il successivo intervento alla Festa del Pd di Quinzano.

Oggetto della nostra contestazione erano l’irresponsabilità e la pericolosità dei messaggi e dei propositi politici buonisti e lassisti in tema d’immigrazione: dall’abrogazione del reato di clandestinità alla concessione dello ius soli (di cui la Kyenge è sempre stata tra i maggiori apostoli), dalla necessità di concedere il diritto di voto agli italiani al ringiovanimento demografico attraverso lo “spostamento internazionale” (come lei definiva quella che in realtà è sostituzione di popolo). Non a caso esponemmo uno striscione di denuncia che recitava: NO IUS SOLI! L’uomo non è merce delocalizzabile.

La nostre contestazioni poggiavano anche su quella che è la realtà geostrategica di una nazione come la nostra, a proiezione principalmente mediterranea, su cui gravita quindi l’Africa con tutto il suo portato di conflitti, tensioni, sfruttamento e povertà.

A distanza di oltre 4 anni, siamo ancora qui, oggi, martedì 31 ottobre, a ribadire fermamente il nostro NO IUS SOLI.

In questi mesi s’è fatto un gran discutere della proposta di legge sullo ius soli, già approvata alla Camera e in attesa di eventuale approvazione al Senato.

Lo affermiamo senza mezzi termini: la proposta di legge per la modifica del maccanismo di acquisizione del diritto di cittadinanza è una truffa – che si regge sull’emotività, su falsi miti, su frasi ad effetto, su mezze verità raccontate ad arte e tante omissioni – e persegue non il riconoscimento di supposti “diritti negati” agli stranieri, ma interessi inconfessati di sfruttatori di tante parrocchie (politiche, religiose, economico-finanziarie), per quanto tentino di narrarci i vari Minniti, Grasso, Boldrini, Kyenge, Del Rio, Fedeli, l’Associazione Nazionale Magistrati, Alex Zanotelli, l’Arci, le cosiddette Organizzazioni Non Governative (in realtà spesso e volentieri associazioni profondamente ideologizzate) e tutti i talebani dell’accoglienza, del mondo senza frontiere, dello sradicamento e della “cittadinanza” concepita esclusivamente in ambito burocratico-amministrativo.

In Italia oggi non esiste alcuna emergenza legata alla concessione della cittadinanza attraverso lo ius soli.

La Legge 91 del 5 febbraio 1992, che attualmente regola la cittadinanza (in estrema sintesi: è cittadino italiano chi nasce o viene adottato da cittadino italiano; un cittadino straniero può ottenere la cittadinanza se ha vissuto almeno 10 anni in Italia) contempla una ampia casistica di possibilità per l’ottenimento della cittadinanza italiana da parte di bambini nati (in Italia o all’estero) da genitori stranieri, ben prima del raggiungimento dei 18 anni d’età.

Non vi è alcuna negazione di diritti fondamentali, anzi, la legge italiana consente di fatto una vastissima gamma di diritti agli stranieri e ai figli degli stranieri.

L’istruzione è gratuita per tutti, e basta fare un giro nelle scuole italiane per rendersi conto che il diritto all’istruzione è garantito anche agli stranieri.

L’assistenza sanitaria è garantita a tutti: negli ospedali italiani vengono curati tutti, compresi i clandestini e persino gratuitamente.

Uno straniero può aprire un’impresa (o forse non leggiamo tutti gli anni la solita notizia del boom di nuove aziende aperte da stranieri?).

Uno straniero può comprare un’abitazione, cosa non sempre così scontata all’estero.

 

In un’epoca come la nostra, all’insegna della “mobilità”, dell’esaltazione del nomadismo, dell’apologia del migrante, del cosmopolitismo, delle rapide mutazioni degli scenari internazionali, dell’instabilità, della minaccia del terrorismo internazionale, occorrerebbe invece un intervento legislativo di senso opposto, un intervento che rafforzi lo ius sanguinis, anziché l’annuncio pubblicitario “A.A.A. Cittadinanza italiana svendesi” come ulteriore fattore attrattivo di immigrazione massiccia!

La cittadinanza è espressione del radicamento di un popolo (con la propria storia e cultura) in un territorio, e non un semplice strumento amministrativo.

La priorità per lo Stato italiano deve essere la tutela dei cittadini italiani, di interventi che agevolino la famiglia, l’inversione del declino demografico, la tutela del diritto al lavoro, non una legge inutile, inefficace ed inaccettabile.

 

Progetto Nazionale Verona – Coordinamento provinciale

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