È arrivata l’estate e con il caldo a poco a poco le attività consiliari sembrano assopirsi. Ma poiché non tutti purtroppo possono permettersi una serena vacanza, mi sento in dovere di propormi alcune riflessioni in vista di un lavoro che non ammette interruzioni, per chi come me è costantemente impegnato sul fronte amministrativo come consigliere e capogruppo.
In un contesto di costante crisi finanziaria economica e sociale, che continua a vessare l’Italia e gli Italiani, si sono visti governi succedersi come le formazioni del fantacalcio e, quando il modulo si rivelava un fallimento, addebitare la colpa un giorno all’Europa, un giorno alla Germania, intanto la popolazione continua ad impoverirsi, le famiglie non arrivano a fine mese, il tasso di disoccupazione galoppa, le imprese si indebitano spesso con esiti drammatici e le persone perdono il lavoro.
Di fronte a questa situazione avvertiamo un forte disagio, ma non quello di certi politici al governo con l’espressione contrita a comando, ogni qualvolta che le trasmissioni televisive di cui sono ospiti, mandano in onda servizi su chi davvero non ce la fa più o, peggio ancora, non ce l’ha fatta.
Da quando ricopro l’incarico di Capogruppo in Consiglio Comunale, ho cercato di approcciare le problematiche del mondo del lavoro scaligero, mantenendo una continuità di metodo con quello di chi mi ha preceduto, l’attuale Presidente di AMIA Andrea Miglioranzi.
Questo tipo di problematiche non mi sono indifferenti da un punto di vista umano e, nel mondo politico da cui provengo e nel quale milito, parole come giustizia sociale ed equità non sono mai state parole vuote.
Purtroppo ho avuto modo di constatare che anche Verona sta soffrendo gli esiti implacabili della crisi e, nei limiti delle mie competenze, cerco di essere vicino alle persone in difficoltà e alle loro famiglie.
Di fronte alla sofferenza e alla rabbia di chi, privato del proprio lavoro, tentava di far sentire la propria voce , mi sono adoperato, per quanto consentito dal mio ruolo, come tramite per dar loro visibilità. Con la creazione di un tavolo di mediazione, si è mirato a sensibilizzare gli organi competenti. Il punto di partenza per me fondamentale è stato innanzitutto ascoltare i lavoratori che versavano in situazioni drammatiche. Vorrei ricordare aziende come Elcograf, Avio Handling, Compometal, UBIS e tante altre. Anche in questi casi si è sempre cercato di elaborare strategie efficaci coinvolgendo lavoratori, rappresentanti delle aziende e sindacati, per lavorare insieme e raggiungere soluzioni possibili.
Tenendo presenti specificità e caratteristiche delle singole aziende, ho cercato di adoperarmi per fornire le soluzioni più adeguate, avendo ben presente l’importanza delle aree in chiusura come siti produttivi e quindi fonti importantissime per l’economia del territorio, il benessere del lavoratore e della sua famiglia.
Questo paziente lavoro di mediazione e ricerca di soluzioni deve purtroppo fare i conti con una crisi che continua ad imperversare, nonostante certe facilonerie ottimistiche di chi ci governa, e con le forze in campo, per cui risulta molto faticoso e spesso disseminato di ostacoli. Personalmente devo anche riconoscere che ci sono state delle innegabili soddisfazioni e anche queste mi spingono a continuare sul percorso intrapreso con coraggio e determinazione.
L’estate è sempre un periodo di calma apparente, quasi di sospensione dei drammi e dei problemi, che devono restare ben presenti a tutti coloro che come me sono impegnati costantemente per una ripresa del lavoro, che sia davvero una ripresa per molti.
Massimo Piubello