È di qualche giorno fa la notizia di un procedimento di infrazione e messa in mora aperto dall’Unione Europea per il ritardo dei pagamenti alle imprese della Pubblica Amministrazione. Ad anticiparlo durante una conferenza stampa era stato il Commissario Europeo Antonio Tajani.
Dura ed immediata la reazione del Sottosegretario alle Politiche europee Sandro Gozi che, in difesa del governo guidato da Matteo Renzi, ne sottolinea serietà ed impegno con azioni riformatrici sia per il pregresso che per il futuro.
Vale la pena ricordare che ad oggi le procedure di infrazione a carico del nostro paese sono 116 e che ognuna può costarci 9.920.000,00 euro a cui va aggiunta penalità di mora che oscilla tra i 22 mila e i 700 euro al giorno ciascuna.
Ma volendoci discostare dall’ennesimo battibecco tra politici della casta, tentiamo un’analisi più ampia ed andiamo a sviscerare, o almeno ci proviamo, un tema che non vogliamo abbandonare non per ostinazione ma per correttezza nei confronti di chi, ogni giorno, contribuisce alle casse dello Stato con costante richiesta di sacrificio!
STUFI DEI SOLITI ARGOMENTI
È indubbia la necessità di apportare tagli alla politica, è sicuramente necessaria in taluni casi una revisione della spesa pubblica ed è fondamentale una riduzione della pressione fiscale…è necessario capire se e in che misura l’immigrazione sia davvero una risorsa! Ed è giusto, noi riteniamo, farlo portando a confronto differenti modalità di trattamento del singolo soggetto.
FACCIAMO DUE CONTI
L’Unione Europea preso atto che, sia per l’aumento dei flussi sia per la posizione strategica, ci siano Stati membri che assumono ruoli più onerosi di altri, ha istituito dei Fondi regolati da norme di gestione amministrativa e finanziaria e da linee guida del “Programma Generale Solidarietà e Gestione dei Flussi Migratori”
I FONDI SONO
-Fondo Europeo per i Rifugiati: assegnati per il Programma Annuale 2013* Euro 26.402.572,55 di cui Euro 18.858.797,00 di quota comunitaria.
–Fondo Europeo per i Rimpatri: per il Programma Annuale 2013 Euro 14.705.345,80 di cui Euro 9.155.187,00 di quota comunitaria.
-Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi: Lo stanziamento complessivo per il Fondo Europeo per l’Integrazione per gli anni dal 2007 al 2013 è pari a 825 milioni di euro, di cui 768 milioni distribuiti fra gli Stati membri sulla base di criteri che tengano conto del numero di cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti nello Stato membro e 57 milioni per le azioni comunitarie. In particolare, le risorse finanziarie totali stanziate per l’Italia, con riferimento all’intero periodo, ammontano a circa 103 milioni di euro.
-Fondo Europeo per le Frontiere Esterne: GESTIONE DEL FONDO: Il contributo finanziario offerto dal Fondo assume la forma di sovvenzione e prevede il cofinanziamento da parte dello Stato membro che ne fruisce.
La dotazione complessiva del Fondo ha previsto per il 2013 l’importo di € 169.266.440,00.
I Beneficiari del Fondo sono:
– Polizia di Stato;
– Guardia di Finanza;
– Marina Militare;
– Capitanerie di Porto;
– Ministero degli Affari Esteri.
Questi fondi sono regolamentati da Decisioni del Parlamento Europeo e del Consiglio e rispettivamente: Decisione n. 573/2007/CE, Decisione n. 575/2007/CE, Decisione 2007/435/CE e Decisione n. 574/2007/CE. Ciascuna di esse richiama articoli di diversa numerazione ma di medesimo contenuto: la Commissione può procedere a rettifiche finanziarie sopprimendo in tutto o in parte il contributo comunitario qualora essa riscontri irregolarità da parte dello Stato membro; Lo Stato membro si assume la responsabilità di utilizzare i fondi in modo efficiente e regolare attraverso autorità responsabili e/o delegate, autorità di certificazione, autorità di audit e ogni altro organismo interessato. Si impegna inoltre alla restituzione, al bilancio generale dell’Unione europea, di eventuali somme indebitamente versate ad un beneficiario finale, quando la perdita di tale somma risulti imputabile allo Stato membro stesso, ovviamente con applicazione di tasso d’interesse pari a quello applicato dalla Banca centrale europea alle sue principali operazioni di rifinanziamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, serie C, in vigore il primo giorno di calendario del mese di scadenza, maggiorato di 3,5 punti percentuali.
COSTI DIRETTI
(cit.)
Senato della Repubblica
Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-01956
Atto n. 4-01956
Pubblicato il 27 marzo 2014, nella seduta n. 218
…pare che l’operazione Mare nostrum costi fra i 12 ed i 14 milioni di euro al mese…incidono esclusivamente sull’economia italiana…
…secondo la circolare dell’8 gennaio 2014 del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’interno, recante “Afflusso di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Individuazione di strutture di accoglienza”, a qualunque clandestino che sbarchi in Italia e semplicemente presenti richiesta di protezione internazionale, anche se fittizia, deve essere garantito vitto e alloggio per un importo di 30 euro oltre IVA, un pocket money di 2,5 euro al giorno e una tessera e ricarica telefonica di 15 euro all’ingresso delle strutture di accoglienza, nonché assistenza e cure sanitarie; considerando solo i clandestini arrivati in Italia dall’inizio del 2014, se costoro presentassero domanda di protezione internazionale per ottenere tali benefit, i costi sarebbero di 127.500 euro di ricariche telefoniche, 21.250 euro di pocket money al giorno e 255.000 euro di vitto e alloggio al giorno, oltre a cure sanitarie;su 11 centri di identificazione ed espulsione 6 sono stati chiusi nel 2013 per lavori di ristrutturazione, anche causati dai danneggiamenti dei clandestini ospitati, e perciò risulta che centinaia di clandestini, in questi gironi trasferiti nelle regioni del Nord, vengano alloggiati anche in alberghi a 4 stelle, come ad esempio al “Riz” di San Genesio, in provincia di Pavia, dove il pernottamento a notte costa dai 120 ai 140 euro.
Ministero dell’interno – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
(cit.)
Comunicazione del 17/03/2014 con Prot. 35/0001817 http://www.venetoimmigrazione.it/osservatorio/ckfinder/userfiles/files/2014_03_18_immigrazione_circ_congiunta_interno_lavoro.pdf
Comunicazione del 03/04/2014 Prot.35/0002084/MA001.A001
http://www.venetoimmigrazione.it/osservatorio/ckfinder/userfiles/files/circolavoro3apr2014.pdf
COSTI INDIRETTI
(cit.)
Accordo tra la Repubblica Italiana e il Bureau International des Expositions sulle misure necessarie per facilitare la partecipazione all’Esposizione Universale di Milano del 2015
Articolo 12 – Personale delle Sezioni
1.Il personale delle Sezioni che non abbia la cittadinanza italiana o la residenza nel territorio italiano gode per il periodo di permanenza in Italia dei seguenti privilegi:
a) esenzione da ogni forma di tassazione diretta sui salari, emolumenti, indennità corrisposti dal Commissariato Generale di Sezione o per conto di esso:
b) esenzione da ogni forma di tassazione diretta sul reddito prodotto al di fuori della Repubblica Italiana;
c)esenzione per se stessi, i propri coniugi e i familiari a carico, dalle restrizioni sull’immigrazione e dalle formalità di registrazione degli stranieri;
d) libertà di detenere nel territorio della Repubblica Italiana o altrove titoli esteri, valuta straniera o conti di qualsiasi valuta. Tale personale potrà liberamente portare i suoi titoli esteri o la sua valuta estera fuori del territorio della Repubblica Italiana o effettuare trasferimenti all’estero;
e) importazione in franchigia doganale e senza divieti e restrizioni – per un periodo massimo di sei mesi a partire dalla sua presa in servizio presso il Commissariato Generale di Sezione in Italia e riferita ad una ispezione – della propria mobilia e dei propri effetti personali, compreso un veicolo. Tale veicolo è esente dall’imposta provinciale di trascrizione e dalla tassa automobilistica di possesso sui veicoli.
2.In assenza di intese esplicite circa il numero dei membri del personale di ogni singola Sezione, lo Stato ospitante può esigere che questo sia mantenuto nei limiti corrispondenti alle effettive esigenza della Sezione stessa.
ANALISI FINALE
A fronte di una previsione di spesa per l’operazione Mare Nostrum dai 144 ai 168 milioni annui;
a fronte di un potenziale benefit complessivo di oltre 100 milioni annui;
a fronte di costi indiretti non quantificati per tributi – che sappiamo essere composti da imposte, tasse e contributi – non incassati dal momento che “enne” (numero) persone provenienti anche da Paesi Terzi sono esonerate dal pagare ma non dall’usufruire;
a fronte dei posti di lavoro stagionali riservati ai medesimi anche in particolari casi quali la realizzazione di EXPO 2015 – oltretutto scenario di non pochi scandali – per la quale si agevolano e velocizzano le procedure di rilascio dei permessi di soggiorno e/o ricongiungimento con familiari già residenti anche in alloggi in condizioni igienico sanitarie non conformi, in deroga alle disposizioni generali;
a fronte dello stesso tipo di agevolazioni, esenzioni, deroghe che NON vengono riservate ai cittadini italiani alimentando un sentimento di risentimento. Stiamo vivendo un fenomeno epocale, di proporzioni bibliche, destinato a sconvolgere tutta la nostra società. Migrazione vuol dire contatto di identità diverse; contatto di identità degenera talvolta in guerra di identità; guerra di identità significa disgregazione sociale.
A fronte di tutto quanto scritto in questa pagina, pur ammettendo un margine di errore in termini di cifre o di informazioni, siamo veramente certi che stiamo parlando di una risorsa?
RINGRAZIAMENTI
Ieri la Presidente della Camera Laura Boldrini, a bordo della Nave “San Giorgio”, ha ringraziato e si è congratulata per l’operato di tutti i corpi dello Stato.
Peccato che nessuno abbia mai ringraziato le vittime della crisi che ci attanaglia, o i loro congiunti; mai un grazie agli italiani che su “consiglio” della capolista PD Picierno vivono con 80 euro di spesa ogni 2 settimane. Mai un grazie per aver compiuto i necessari sacrifici richiesti dal Presidente della Repubblica.
A questa loro mancanza non possiamo che rispondere: siamo più tradizionalisti, non ci servono i ringraziamenti! Scegliamo dieci rotoli di convenienza!!!
Barbara Fusini