PROGETTO NAZIONALE DICE NO AL TTIP

Lo scorso 14 agosto, Progetto Nazionale Verona ha tenuto una conferenza stampa per pronunciarsi contro il TTIP, Transatlantic Trade and Investment Partnership (Collaborazione transatlantica per il commercio e gli investimenti).

Procedono, intensificandosi, le trattative che porteranno verso un mercato unico per “(…) i prodotti agricoli e industriali, gli appalti pubblici, gli investimenti materiali, l’energia e le materie prime, le materie regolamentari, le misure sanitarie e fitosanitarie, i servizi, i diritti di proprietà intellettuale, lo sviluppo sostenibile, le piccole e medie imprese, la composizione delle controversie, la concorrenza, la facilitazione degli scambi, le imprese di proprietà statale”, tra Europa e Nord America, proprio in questo consiste il TTIP.

Matteo Renzi ne parla positivamente :«Il Ttip non è solo un accordo di libero scambio, ma una scelta strategica (…) il rapporto con gli Stati Uniti, il rapporto commerciale non solo ideale e identitario, è per noi un’assoluta priorità. Per noi è centrale che i principali elementi di negoziazione siano evidenziati e rafforzati. Credo che ogni giorno che passa è un giorno perso ed è chiara da parte italiana la volontà di fare del semestre italiano un’occasione per un salto di qualità e per uno scatto in avanti», un commento a dir poco servile nei confronti di un piano politico ed economico che avrà pesanti ripercussioni sulla vita quotidiana di tutti noi.

Ed è palese che un’ ulteriore accelerazione della liberalizzazione del mercato è una uniformazione al ribasso delle regole, con ricadute disastrose sull’Europa ed in particolare sull’Italia, a vantaggio di Usa e mondo delle multinazionali. L’aumento degli scambi transatlantici porterebbe, tra le altre cose, ad un ridimensionamento degli scambi intraeuropei; l’industria chimica, l’industria della carta e del legno ma soprattutto l’agricoltura potrebbero essere seriamente danneggiate proprio per il basso costo delle merci statunitensi.

Scrive Manuel Negri in merito agli effetti collaterali di questo accordo ancora tenuto avvolto nella mancanza di informazione e di dibattito: “… dare il via libera allo sbarco sul mercato europeo di prodotti alimentari scadenti, a derivazione OGM, l’introduzione di farmaci rischiosi per la salute del paziente in quanto testati solamente per pochi mesi e non per anni come previsto invece dai protocolli comunitari, l’apertura alle gare di appalti pubblici per imprese statunitensi, con tutte le conseguenze che ne comporta in caso di mala esecuzione o contestazione dei lavori; il livellamento dell’occupazione, con un superamento della stessa legge Bolkestein, in quanto ammessa la libera circolazione dei lavoratori in tutti i paesi firmatari, con la conseguente perdita di tutela del lavoratore stesso (a proposito, dove sono Camusso e compagnia…). Attraverso quest’accordo, l’Europa intera si è ulteriormente svilita ed aperta senza alcuna possibilità di tutela, alla produzione ed al mercato americano; specificatamente, se consideriamo che Ue e Usa detengono circa la metà del Pil mondiale e 1/3 del commercio globale, possiamo tranquillamente affermare che si sta lasciando il tutto nelle mani delle Imprese Multinazionali.”

Nel dire no al Ttip, Progetto Nazionale denuncia l’ennesimo trattato transnazionale elaborato-scritto-stipulato sulla pelle dei Popoli, al di sopra dei parlamenti e dei governi nazionali ed europei, in un rapporto a “circuito chiuso” tra tecnocrati Ue, rappresentanti delle multinazionali e del governo Usa, a discapito delle economie locali ma con enormi profitti per le oligarchie finanziarie.

Coordinamento Provinciale – Progetto Nazionale Verona

Conferenza stampa tenutasi lo scorso 14 agosto
Conferenza stampa tenutasi lo scorso 14 agosto
Alcuni momenti della conferenza stampa
Alcuni momenti della conferenza stampa
Articolo da L'Arena del 15/08/2015
Articolo da L’Arena del 15/08/2015

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