VANESSA E GRETA LIBERE. BENE, ORA PAGHINO IN PATRIA LE LORO COLPE!

Le due “pasionarie” anti-Assad Vanessa Marzullo e Greta Ramelli sono libere. Rapite in Siria e ostaggi del Fronte Jabhat al Nusra (ramo siriano di Al Quaeda) dal luglio scorso, sono state liberate grazie all’opera dei Servizi e della diplomazia.

Recatesi volontariamente in Siria (un Paese che è nell’elenco di quelli sconsigliati dal Ministero degli Esteri: In considerazione dell’attuale situazione di elevato rischio e di grave pericolosità, si sconsiglia di recarsi in Siria e si ribadisce l’invito ai connazionali ancora in loco a lasciare il Paese, dal sito “Viaggiare Sicuri” del Ministero), per sostenere la lotta contro il regime di Damasco, sono finite nelle mani proprio dei combattenti per cui tanto simpatizzavano. La loro deriva a favore di quel fenomeno costruito a tavolino che sono i ribelli siriani è dato d’altronde incontrovertibile, certificato da numerose testimonianze (parole e immagini postate sui social network).

Mistero sulla contropartita per il rilascio, si parla di una cifra considerevole in denaro; certo è che una contropartita di sicuro dev’esserci stata, che si sia trattato di denaro oppure di “favori” di sorta.

Bene la liberazione delle due giovani confuse e irresponsabili: l’Italia dovrebbe tutelare sempre la salute dei suoi cittadini nel mondo, dispersi, carcerati, rapiti, etc., anche quando non lo meritano.

Però, ora che la salvezza e l’integrità fisica delle due italiane è stata salvaguardata, se esistesse un briciolo di idea di Stato e di dignità in questa disgraziata Italia, le due ragazze dovrebbero essere incriminate quantomeno per concorso esterno nella fattispecie dell’art. 270bis del Codice Penale, per aver collaborato all’attività di una rete terroristica internazionale che ha portato la guerra civile contro un governo legittimo. Perché in quella martoriata terra siriana vi è un solo governo legittimo, ed è quello del Presidente eletto Bashar Al-Assad, che da anni combatte alla guida del suo popolo fiero e indomito contro complotti e terrorismo internazionale. Una guerra, quella contro il terrorismo che dovrebbe essere anche la nostra…ma che sino ad oggi l’abbiamo combattuta dalla parte sbagliata!

Chi ripagherà gli italiani del costo (in denaro, rischi e altro) che si è dovuto accollare il governo per riportare a casa queste due idiote?

Ricordiamo e sottolineiamo che dove si sono creati vuoti di potere con l’eliminazione dei capi di governo in carica come in Iraq e Libia, imperano oggi caos e destabilizzazione in cui prolifera il terrorismo islamista: qualche domanda sarà il caso di porcela o no?

Con la Siria di Bashar al-Assad si vorrebbe portare a termine la stessa sporca manovra. Cui prodest? E soprattutto conviene all’Italia e all’Europa?

Per quanto criticabili i regimi iracheno e libico (ma anche quello siriano), avevano una sostanziale vocazione laica, patriotica e sociale, e garantivano una accettabile convivenza pacifica tra fedi religiose, correnti politiche e clan tribali.

Troppi e troppo in fretta hanno dimenticato che prima del precipitare degli eventi, tra Italia e Siria intercorrevano ottimi rapporti, lo stesso ex presidente Giorgio Napolitano vi si recò in visita nel 2010 e l’Italia era il primo partner commerciale della Siria tra i Paesi dell’Ue.

Quando torneremo a ragionare per tutelare i nostri interessi nel Mediterraneo e nel Vicino e Medio Oriente anziché continuare a farci del male con le nostre mani?

Luca Zampini

Progetto Nazionale – Verona

Greta e Vanessa_manifestazione pro ribelli siriani_Milano   Greta e Vanessa_manifestazione pro ribelli siriani_Roma

Greta e Vanessa_appello liberazione

Vanessa_post anti Assad

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