Su L’Arena di oggi, pag. 13, nell’articolo “Ad Avesa in memoria degli eroi della polveriera”, l’articolista Giuseppe Cerpelloni colma alcune lacune – da noi segnalate – del suo precedente scritto (“Il «ponte» della Liberazione tra ricordi e corse”, del 22 aprile u.s.) relative alla figura del Cappellano Militare della R.S.I. e parroco vicario della frazione di Avesa.
Riconosciamo in questo caso al giornalista la predisposizione, non sempre diffusa tra i suoi colleghi, di saper “correggere il tiro” sull’oggettività delle vicende storiche e il rispetto della realtà, soprattutto in prossimità di date come quella del 25 aprile, che sono tutt’altro che momenti festosi, unificanti e di “memoria condivisa” per gli italiani, contrariamente a quanto si cerca di conculcare a livello “culturale” e istituzionale”. Ben altri momenti unificanti e condivisibili, a volerli vedere, si potrebbero trovare al posto del 25 aprile…
Cogliamo l’occasione per aggiungere alcune immagini (ci scusiamo per la qualità non eccelsa) che meglio fotografano la figura del prete originario di Bardolino.
Luca Zampini