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IL CONSIGLIERE MASSIMO PIUBELLO SULLE POLEMICHE DEL FURTO A CASTELVECCHIO E DEL CONVEGNO “QUALE EURO-PA?”

Riprendiamo qui uno scritto su facebook di Massimo Piubello, esponente di Progetto Nazionale e capogruppo in consiglio comunale della “Civica per Verona – Tosi sindaco”, in relazione alle recenti polemiche sulla probabile assenza del sindaco Tosi nel consiglio comunale di stasera (26/11) dove si tratterà anche della grave e triste vicenda del furto delle opere d’arte al Museo di Castelvecchio.

Più che sull’aspetto polemico legato alle responsabilità imputate dalle opposizioni al sindaco (aspetto che affronterà direttamente il sindaco), Piubello punta a chiarire alcune distorsioni giornalistiche relative alla presenza di Tosi ad un odierno convegno a Roma, convegno (al quale parteciperà anche il nostro dirigente nazionale Andrea Miglioranzi) etichettato erroneamente e strumentalmente dal Corriere di Verona in primis come incontro di “ultradestra”.

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SE PREVALE SEMPRE LA LOGICA DELLA POLEMICA FINE A SE STESSA, LE SOLUZIONI NON SI CERCANO E NON SI TROVANO

In merito all’incontro di questo giovedì 26 novembre a Roma, incontro a cui parteciperà il sindaco Tosi (e il presidente di Amia, Miglioranzi), il Corriere di Verona, giocando sulla polemica e sul titolone ad effetto (ma ben lontano dalla realtà delle cose), scrive: “Tosi va al convegno dell’ultradestra a Roma. Niente relazione in consiglio su Castelvecchio”.

Parto dalla fine. Tosi non ha sottovalutato l’importanza dell’evento sciagurato per Verona col recente furto a Castelvecchio di numerose preziosissime opere d’arte, e non ha voluto sottrarsi dal relazionare in aula consigliare sull’accaduto, ma c’era invece sia la sua disponibilità sia la possibilità di farlo in altra data.

Probabilmente qualcuno, avendo adocchiato il calendario degli impegni del Sindaco, ci ha giocato sopra: ci sta, purtroppo, nel tristissimo e ottuso gioco delle parti che si è innescato a livello di politica locale (resta però un “mistero” inspiegabile il fatto che un politico accusato ogni tre per due di essere in combutta con Renzi e di “andare a sinistra”, finisca sotto i riflettori perché va ad un dibattito di una presunta “ultradestra”). Se da una parte l’impegno romano del sindaco era fissato da tempo, dall’altra la gravità dell’accaduto al museo di Castelvecchio richiede massima attenzione e presenza (e non mi pare che il sindaco sia persona che si sottrae solitamente alle responsabilità): la soluzione si poteva trovare se non si fosse voluto puntare solo ed esclusivamente alla polemica.

Prima di affrontare il discorso della presenza di Tosi al “convegno dell’ultradestra”, come l’ha etichettato il Corriere, per completezza d’informazione va aggiunto che il sindaco di Verona sarà a Roma il 26 novembre anche per presentare, presso la sala stampa di Montecitorio con i deputati e i senatori del movimento Fare, un progetto di legge in materia di immigrazione-rimpatrio-sicurezza.

Detto questo, per quanto riguarda invece la prima parte del titolone dell’edizione veronese del Corriere, mi pare davvero fuori luogo il richiamo all’ultradestra. L’incontro è organizzato non solo dall’associazione Patriae – Fronte dei popoli europei, ma anche da Polaris, che è un centro studi serio, che pubblica una rivista trimestrale leggendo la quale ben difficilmente – e solo facendo ricorso ad abbondanti dosi di fantasia o “giornalismo creativo” – si potrebbe collocarla nella cosiddetta “ultradestra” (a meno che non si tratti dell’ennesimo termine onnicomprensivo a fini denigratori, dove farci stare tutto e il contrario di tutto). Indagando un po’ più a fondo gli eventi promossi o a cui collabora Polaris si sarebbe potuto constatare che vi prendono parte figure difficilmente incasellabili in questa ormai noiosa e inadeguata dicotomia destra/sinistra, che può andar bene sì, talvolta, per semplificare la comunicazione politica, ma che giorno dopo giorno è sempre meno adeguata per far fronte alla complessità che viviamo ai giorni nostri.

Se poi proprio volessimo spaccare il capello in quattro, sarebbe bastato leggere come vengono presentati i contenuti dell’incontro “Quale Euro-pa?” per vedere che il taglio si discosta non poco da quello che solitamente viene dato ad analoghi incontri più marcati a destra, dove è tutta una sequela di no a questo, no a quello, no a quest’altro in tema di Europa e di euro…

Non si riesce ad affrontare gli argomenti con serenità ed oggettività, peccato, per l’ennesima volta si è preferito sacrificare l’informazione corretta sull’altare della strumentalizzazione e della polemica per la polemica.

Non porta da nessuna parte.

Massimo Piubello

QUALE EURO-PA_Convegno

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