Parte oggi dal Comune di San Bonifacio la raccolta firme per la petizione di sensibilizzazione contro l’accoglienza-business e il meccanismo di accordo tra Stato (Ministero dell’Interno/Prefettura) e privati, che scavalca le amministrazioni locali nel reperimento di strutture per l’accoglienza coatta dei richiedenti asilo, scaricando le ricadute sulle comunità e il territorio.
I militanti del nostro circolo territoriale referente per la zona est della provincia scaligera saranno oggi pomeriggio (sabato 12 marzo) e domani (domenica 13 marzo) in Piazza Costituzione dalle ore 15.30 alle 18.30.
L’iniziativa verrà prossimamente replicata anche in altri comuni del veronese.
Sono ormai una trentina, tra capoluogo e provincia, i comuni del veronese che ospitano presunti “profughi”; l’accoglienza sta diventando sempre più frequentemente un modo per “fare impresa” e riconversione di attività economiche in difficoltà, naturalmente coi soldi pubblici (sia che si tratti di contributi europei sia che si tratti di stanziamenti statali); un “dettaglio” che troppo spesso sfugge ai “filantropi” che fanno solidarietà coi soldi degli altri.
Oltre a ribadire il nostro fermo no all’immigrazione come fenomeno negativo in sé, diciamo ancor più chiaramente no ad una immigrazione deregolamentata e fuori controllo. Già si sono registrati anche da noi casi di irregolarità a fronte dei dovuti controlli effettuati da sindaci più attenti e solerti di altri nel verificare il rispetto delle regole da parte di società e singoli cittadini che mettono a disposizione strutture non a norma nel loro slancio di “generosità e solidarietà”.
Il caso “Buzzi/Roma Capitale”, alla lunga potrebbe rivelarsi un sistema diffuso fatto di ingordigia, parassitismo, intrecci di interessi torbidi, meccanismi malati e logiche perverse sotto il “parafulmine” dell’emergenza (una emergenza che è ormai strutturale!), come ha sibillinamente lasciato intendere il capo dell’Anticorruzione Raffaele Cantone davanti al Parlamento nel novembre 2015, e come ha in parte denunciato il giornalista Mario Giordano nel suo ultimo libro “PROFUGOPOLI. Quelli che si riempiono le tasche con il business degli immigrati”.
È dovere delle amministrazioni mantenere sempre alta la vigilanza e la trasparenza per evitare ulteriori derive che aggiungerebbero dramma a dramma.
Coordinamento provinciale
Progetto Nazionale Verona
L’Arena, sabato 12 marzo 2016