Domani tornerà in Consiglio comunale la disputa sulla “mancata solidarietà” al Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge.
La questione verrà probabilmente condita da allarmismi e levate di scudi per alcune dichiarazioni forti circa il prossimo arrivo in città del Ministro.
Ma al di là dei contorni più o meno coloriti, la questione che è destinata sempre più prepotentemente a stagliarsi all’orizzonte è quella della cittadinanza: ius sanguinis o ius soli?
La questione dell’identità e dell’appartenenza è chiamata ad assumere una importanza sempre più grande negli anni a venire, mano a mano che la globalizzazione metterà a soqquadro i sistemi sociali fin qui affermatisi e largamente riconosciuti.
I popoli non sono solo una semplice addizionale di atomi individuali, ma entità dotate di una personalità propria forgiata nel fiume della storia.
La risposta di Progetto Nazionale, per l’Italia e per l’Europa è chiara ed inequivocabile: IUS SANGUINIS!
Perché non accettiamo la logica che vuole ridurre l’Uomo allo stato di merce delocalizzabile.
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Comunicato
Verona, 24 luglio 2013
Oggetto: QUANTO È BUFFA A VOLTE LA SINISTRA
La disputa “politica” sulla solidarietà al Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge e sulla sua prossima visita a Verona continua, mettendo in evidenza alcuni paradossi della Sinistra cittadina (e non solo).
Da un lato si pretende la «solidarietà», il «dovuto rispetto alle istituzioni», un «semplice atto di ospitalità e cortesia», ma si sorvola sul fatto che proprio dall’amministrazione viene un segnale concreto in tal senso con l’invito dell’Assessore alla Pari Opportunità Anna Leso rivolto al Ministro; dall’altro lato si pretende la condivisione senza se e senza ma di una mozione che vorrebbe impegnare la Giunta ad inviare «una semplice cartolina di buon lavoro al Ministro», ma non si accetta che il Comune esprima sì la solidarietà per i volgari attacchi verbali subiti dalla Kyenge puntualizzando però proprio sull’indirizzo del suo “lavoro”: la volontà di imporre in Italia lo ius soli. Cosa c’entri l’augurio di buon lavoro con la solidarietà per le offese subite, è cosa tutta da spiegare…troppo comodo confondere il metodo col merito.
Se veramente la Sinistra voleva prevenire ogni contrapposizione politica intorno al proprio documento avrebbe potuto semplicemente chiedere la condanna di dialettiche inaccettabili in ambito istituzionale (sempre, non solo quando fa comodo…).
A quanto sopra espresso si aggiunge, a completamento del divertente quadretto, la pratica invero assai poco democratica di auspicare che le autorità neghino il diritto di manifestare a contrapposte fazioni politiche.
Nella guerra delle parole, la Sinistra riesce sempre a distinguersi per l’utilizzo della neo lingua orwelliana, laddove si ignora il senso etimologico delle parole e se ne stravolge il significato.
Bene a questo punto ha fatto il Capogruppo della Lista Tosi, Massimo Piubello, dichiarando l’intenzione di presentare una contro-mozione rispettosa sì della dignità del Ministro, ma altrettanto rispettosa della dignità degli Italiani, e della volontà del Sindaco e dell’attuale amministrazione di non volere lo ius soli.
Luca Zampini
Progetto Nazionale – Verona
Coordinatore provinciale