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ZELGHER ACCUSA IL COMUNE DI PROMUOVERE IL GENDER

In merito alla legittima polemica sollevata in aula dal consigliere comunale Zelgher (persona preparata e stimabile) nei confronti del sindaco Flavio Tosi e del Comune di Verona su un presunto patrocinio ad una dubbia iniziativa culturale pro gender, bene ha fatto il nostro ex consigliere di Sona, Matteo Tinelli, a sottolineare uno dei tanti paradossi che registriamo tra coloro che, giustamente (e sottolineiamo giustamente), si oppongono alla teoria gender e all’introduzione della sua trattazione nelle scuole, ma ripongono le proprie speranze su politici o partiti che li hanno già traditi, magari solo per inettitudine, impreparazione o distrazione.

E noi qui rilanciamo quanto ricordato dal Tinelli: dove si trovava il governatore del Veneto Luca Zaia, o chi per esso, il 7 maggio 2015?

Provi, il consigliere Zelgher a porre la questione ai Giuristi per la Vita, agli Amato, ai Gandolfini, ai Marletta, alle Frezza e alle numerose associazioni e ai tanti singoli che con dovizia e tenacia si occupano delle tematiche gender, se ne sanno qualcosa, e se sì cosa ne pensano.

Hai voglia a dichiarare di difendere la famiglia e i bambini e poi dormire sonni profondi quando la guerra è in corso…

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Lettera aperta

 “IL CONSIGLIERE ZELGHER FA BENE AD ESSER VIGILE SUL GENDER, MEGLIO SAREBBE STATO AVERE LA STESSA ATTENZIONE ANCHE NEL MAGGIO 2015”

Venerdì 26 febbraio 2016

A seguito della diatriba Tosi – Zelger apparsa oggi sul quotidiano L’Arena in merito questione delle “Favole Gender” promossa (?) dal Comune di Verona a detta del Consigliere comunale, smentita invece da parte del Sindaco, invitiamo il consigliere Comunale Zelger, persona di notevole preparazione ed intelligenza, già candidato alle scorse Regionali per la lista Zaia (in aperta polemica con il sindaco Tosi precedentemente appoggiato alle amministrative e per la sua lista eletto consigliere) a rileggere quanto da noi denunciato il 29/11/15 proprio contro l’attuale governatore Zaia e dal quale (ma neanche da tutto il variegato centrodestra NON “Tosiano”) non abbiamo ricevuto ancora risposte.

Fa bene il Consigliere a preoccuparsi che l’insegnamento della teoria Gender non avvenga nelle scuole della sua città, ma dato il rapporto fiduciario che ha con il governatore della Regione Veneto Zaia, perché non si informa come mai quest’ultimo non si è adoperato, avendolo potuto, per impedire che questa sciagurata possibilità si concretizzasse in Conferenza Unificata Stato/Regioni nel maggio 2015?

Perché non chiede al Governatore Zaia dov’era il giorno di quella Conferenza Unificata Stato/Regioni?

A noi risulta che fosse l’unico strumento “concreto” a disposizione della Regione per impedire che la teoria di Genere entrasse surrettiziamente nelle scuole.

Riporto qui per completezza il passaggio chiave, testo integrale nel link sottostante

“ (…) Un approfondimento a parte meriterebbe la “unanimità” (necessaria per l’intesa sul piano presentato) conseguita nella citata C.U. Stato/Regioni laddove, per esempio, la Regione Veneto (presidente Zaia ed eventuali delegati) risultava assente; interessante sarebbe conoscere anche se vi fu e quale fu l’assenso tecnico espresso dalla stessa Regione Veneto. Ad oggi non abbiamo ottenuto risposte. Ci resta al momento la certezza, paradossale, che nella campagna elettorale delle ultime regionali consiglieri poi riconfermati e partiti della maggioranza hanno fatto propri i temi della difesa della famiglia naturale…distratti, inadeguati, speculatori, opportunisti? Zaia, Lega Nord, Forza Italia, FdI-AN, Area Popolare e i centristi di tutte le sigle e di tutte le sfumature hanno nulla da dire? (…) “

Matteo Tinelli

Progetto Nazionale Verona – “Baldo-Garda”

https://www.progettonazionaleverona.it/il-gender-la-buona-scuola-la-c-u-statoregioni-e-il-cavallo-di-troia-del-passaggio-5-2-educazione/

ZELGHER_Fiabe gender promosse dal Comune_articolo

 

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